Automobile
L'Europa promuove l'economia circolare per i veicoli: le preoccupazioni del settore automobilistico
2025-05-12

La Commissione Europea sta progettando nuove politiche per favorire un approccio sostenibile nei confronti dei veicoli inattivi, conosciuti come ELV (End-of-Life Vehicles). L'obiettivo è migliorare la disassemblazione e il riciclaggio delle parti utilizzabili, riducendo al contempo i rifiuti. Tuttavia, l'Associazione dei Costruttori Europei (ACEA) ha espresso alcune riserve riguardo all'introduzione di normative troppo rigide, che potrebbero influenzare negativamente qualità, sicurezza ed efficienza energetica delle future auto.

Nel contesto della transizione verso una maggiore sostenibilità, l'Unione Europea ha avanzato una proposta legislativa nel luglio 2023 per rendere più semplice smontare e riciclare i componenti dei veicoli. Questa misura mira a incentivare l'utilizzo di materiali riciclati, in particolare la plastica, garantendo al contempo la qualità e la sicurezza necessarie. Secondo la nuova direttiva, almeno il 25% della plastica impiegata nella produzione deve provenire da fonti riciclate, tra cui il 25% derivante dai propri ELV.

Tale proposta include anche obiettivi specifici relativi alla progettazione circolare, ovvero la creazione di automobili concepite fin dall'inizio per facilitare il recupero di materiali strategici come acciaio, alluminio e plastica. Inoltre, viene richiesto ai produttori di assumersi la responsabilità finanziaria per il trattamento dei veicoli alla fine della loro vita utile, introducendo sistemi di tracciabilità per evitare la perdita o l'esportazione illegale di tali mezzi.

Gli appartenenti all'industria automobilistica, rappresentati dall'ACEA, sostengono l'importanza di un approccio equilibrato. Essi evidenziano che i veicoli devono mantenere standard elevati di sicurezza e durata durante tutta la loro esistenza operativa, spesso protratta fino a 17 anni. Pertanto, insistono sulla necessità di adottare regole praticabili che non compromettano queste caratteristiche essenziali.

Le aziende automobilistiche chiedono inoltre di non limitare arbitrariamente l'uso di materiali riciclati europei, suggerendo che l'approccio debba essere globale e pragmatico. Questo atteggiamento riflette una preoccupazione legittima per preservare l'innovazione tecnologica senza sacrificare la sostenibilità ambientale.

L'Europa si trova ora di fronte alla sfida di armonizzare gli interessi economici con le esigenze ecologiche. Le discussioni in corso presso il Parlamento e il Consiglio dell'UE determineranno non solo il futuro della gestione dei veicoli fuori uso, ma anche lo sviluppo di un modello industriale sostenibile capace di soddisfare le esigenze contemporanee senza mettere a repentaglio quelle future.

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