Automobile
Guerra Commerciale Imminente: L'Impatto sui Marchi Italiani negli Stati Uniti
2025-04-02

L'annuncio dei nuovi dazi del 25% sulle importazioni automobilistiche negli Stati Uniti, previsto per il 2025 sotto la presidenza di Donald Trump, sta generando tensioni commerciali senza precedenti. Secondo analisi recenti, queste imposte doganali potrebbero causare un aumento annuo di costi pari a 110 miliardi di dollari per l'industria automobilistica mondiale. Le aziende europee, in particolare i marchi italiani come Fiat e Alfa Romeo, si trovano ad affrontare una situazione critica. Con poche opzioni praticabili, alcune imprese potrebbero essere costrette ad abbandonare il mercato statunitense.

Il caso di Fiat rappresenta uno degli esempi più emblematici. Questo storico marchio italiano, con radici profonde nel panorama automobilistico globale, non possiede stabilimenti produttivi negli Stati Uniti. Le sue vendite locali sono diminuite drasticamente negli ultimi anni, passando da un picco di 46.999 unità nel 2012 a soli 1.530 veicoli nel 2024. Oggi, l'unica offerta disponibile per il mercato americano è la Fiat 500e, che rischia di subire un incremento significativo di prezzo a causa dei nuovi dazi. Se il carico finanziario fosse interamente trasferito ai consumatori, il prezzo base della vettura aumenterebbe da 32.500 a 40.625 dollari.

Anche Alfa Romeo si trova in una posizione difficile. Nonostante non possieda fabbriche negli Stati Uniti, il marchio milanese si appresta a lanciare una nuova gamma di modelli elettrificati per rilanciare le sue vendite nel paese. Tuttavia, l'introduzione di veicoli come la nuova Stelvio e Giulia nel 2026 potrebbe essere compromessa dai dazi, che innalzano notevolmente i costi di produzione e importazione. Per esempio, il prezzo della Tonale potrebbe salire da 43.845 a 54.806 dollari, rendendo il modello meno competitivo rispetto ai suoi rivali.

Le soluzioni alternative sembrano limitate. La produzione locale negli Stati Uniti appare poco probabile data l'assenza di infrastrutture appropriate per i marchi italiani. Inoltre, spostare la fabbricazione in Paesi considerati "amici" dell'amministrazione Trump richiederebbe tempi lunghi e investimenti ingenti. Di fronte a questa complessa situazione, Stellantis, il gruppo al quale appartengono sia Fiat che Alfa Romeo, potrebbe valutare l'opzione di ritirare i due marchi dal mercato americano fino all'arrivo di condizioni più favorevoli.

La decisione di introdurre questi dazi segna un cambiamento radicale nella politica commerciale internazionale. Mentre alcuni Paesi cercano di proteggere le proprie industrie nazionali, altri vedono le loro opportunità di espansione globalizzata minacciate. Per Fiat e Alfa Romeo, il futuro negli Stati Uniti rimane incerto, dipendente dalle scelte future dell'amministrazione statunitense e dalla capacità del Gruppo Stellantis di trovare strategie innovative per mantenere la propria presenza in uno dei mercati più importanti al mondo.

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