Il numero di furti di veicoli in Italia ha registrato un incremento significativo nel 2024. La situazione evidenzia una crescita del 3% rispetto all'anno precedente, con un totale di 136.201 casi segnalati. In particolare, le automobili hanno visto un aumento più consistente, con il 6% in più rispetto al 2023. Questa tendenza riflette una preoccupante escalation di attività illecite legate al settore automobilistico.
I dati mostrano che nonostante l'aumento dei furti, il tasso di recupero dei veicoli rubati rimane relativamente stabile intorno al 45%. Ciò significa che oltre 60.000 mezzi sono stati restituiti ai proprietari, mentre per oltre 75.000 la traccia si è persa definitivamente. Le statistiche degli ultimi dodici anni sottolineano come circa un milione di veicoli rubati non sia mai stato recuperato. Alcuni modelli risultano essere preferiti dai malintenzionati, tra cui spiccano la Fiat Panda, la Fiat 500 e la Lancia Ypsilon, mentre negli SUV dominano Jeep Renegade e Fiat 500X.
Le regioni italiane presentano differenze notevoli in termini di criminalità automobilistica. Cinque aree geografiche – Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia – rappresentano quasi l'80% dei furti totali. Al contrario, alcune regioni come Molise, Basilicata e Valle d'Aosta registrano cifre molto inferiori. Inoltre, il tasso di ritrovamento varia considerevolmente a seconda della località, con Liguria, Umbria e Toscana che mostrano i migliori risultati, mentre Abruzzo, Basilicata e Molise presentano mediamente meno del 20% di successo nei recupero.
La sicurezza stradale e il controllo delle frodi devono diventare priorità nazionali. Affrontando questo problema con misure preventive e tecnologie avanzate, come sistemi di localizzazione satellitare, è possibile ridurre il fenomeno e proteggere meglio i cittadini italiani. Una maggiore collaborazione tra forze dell'ordine, produttori automobilistici e consumatori può contribuire a creare un futuro più sicuro per tutti.